Tutto Castellammare e dintorni by Salvatore

Salvatore Giuseppe
Salvatore Giuseppe
Tutto Castellammare e dintorni by Salvatore

LOCALITÀ E VISITE TURISTICHE

Siti e località da visitare nei dintorni
Percorrendo la statale che da San Vito Lo Capo porta a Trapani sarete  subito catturati dalla bellezza di un paesino adagiato alle pendici di Monte Cofano, Custonaci. Rapisce, con la sua eleganza e maestosità, il Santuario che si erge in cima al paese quasi a proteggere le  piccole case che ricordano un presepe, rapisce anche il paesaggio che gli fa da sfondo: il bellissimo golfo di Bonagia, il litorale ricco di spiagge e scogliere di Cornino e le guglie del promontorio di Cofano.
7 recommandé par les habitants
Custonaci TP
7 recommandé par les habitants
Percorrendo la statale che da San Vito Lo Capo porta a Trapani sarete  subito catturati dalla bellezza di un paesino adagiato alle pendici di Monte Cofano, Custonaci. Rapisce, con la sua eleganza e maestosità, il Santuario che si erge in cima al paese quasi a proteggere le  piccole case che ricordano un presepe, rapisce anche il paesaggio che gli fa da sfondo: il bellissimo golfo di Bonagia, il litorale ricco di spiagge e scogliere di Cornino e le guglie del promontorio di Cofano.
Il nome della ridente cittadina della provincia di Palermo e del suo celebre Castello sono indissolubilmente legati ad un fatto di cronaca che ha come protagonista la giovane Laura Lanza, nota come la Baronessa di Carini.          Una triste storia d'amore, conclusasi il 4 dicembre del 1563 con l'assassinio della giovane baronessa per mano del padre, mai dimenticata grazie al racconto dei cantastorie siciliani che, come vuole la tradizione, ne hanno conservato la memoria attraverso la rappresentazione in pubblico della ballata omonima. La vita di Laura Lanza, vittima di un matrimonio combinato con don Vincenzo la Grua Talamanca – e quindi la sua storia d'amore con Ludovico Vernagallo, suo amato sin dalla più giovane età, e il suo assassinio per mano di suo padre che la sorprese con Ludovico - nel secolo scorso è diventata il soggetto di uno sceneggiato di successo e di grande impatto emotivo che ha reso ancora più gcelebre la storia.
18 recommandé par les habitants
Castello di Carini
1 Via Castello
18 recommandé par les habitants
Il nome della ridente cittadina della provincia di Palermo e del suo celebre Castello sono indissolubilmente legati ad un fatto di cronaca che ha come protagonista la giovane Laura Lanza, nota come la Baronessa di Carini.          Una triste storia d'amore, conclusasi il 4 dicembre del 1563 con l'assassinio della giovane baronessa per mano del padre, mai dimenticata grazie al racconto dei cantastorie siciliani che, come vuole la tradizione, ne hanno conservato la memoria attraverso la rappresentazione in pubblico della ballata omonima. La vita di Laura Lanza, vittima di un matrimonio combinato con don Vincenzo la Grua Talamanca – e quindi la sua storia d'amore con Ludovico Vernagallo, suo amato sin dalla più giovane età, e il suo assassinio per mano di suo padre che la sorprese con Ludovico - nel secolo scorso è diventata il soggetto di uno sceneggiato di successo e di grande impatto emotivo che ha reso ancora più gcelebre la storia.  
Piazza Armerina, splendida città d’arte, incastonata nel centro della Sicilia, vanta una lunga serie di monumenti che raccontano un passato glorioso. Fiore all’occhiello della cittadina è la Villa Romana del Casale, risalente alla fine del IV sec. d.C. e appartenuta a una potente famiglia romana. La splendida villa imperiale nel cuore romano della Sicilia, in provincia di Enna, è una magnifica dimora rurale, il cui fascino è dovuto soprattutto agli incantevoli mosaici, considerati i più belli e meglio conservati nel loro genere. Frutto di un lavoro certosino fatto di immagini nitide ed emozionanti, impreziosiscono in modo significativo i resti della fastosa residenza inserita nel 1997 nella World Heritage List dall'UNESCO.
94 recommandé par les habitants
Piazza Armerina
Via Acquiladoro
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Piazza Armerina, splendida città d’arte, incastonata nel centro della Sicilia, vanta una lunga serie di monumenti che raccontano un passato glorioso. Fiore all’occhiello della cittadina è la Villa Romana del Casale, risalente alla fine del IV sec. d.C. e appartenuta a una potente famiglia romana. La splendida villa imperiale nel cuore romano della Sicilia, in provincia di Enna, è una magnifica dimora rurale, il cui fascino è dovuto soprattutto agli incantevoli mosaici, considerati i più belli e meglio conservati nel loro genere. Frutto di un lavoro certosino fatto di immagini nitide ed emozionanti, impreziosiscono in modo significativo i resti della fastosa residenza inserita nel 1997 nella World Heritage List dall'UNESCO.
È il villaggio dove è stata girata la fiction televisiva Rai, Màkari.
45 recommandé par les habitants
Macari
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È il villaggio dove è stata girata la fiction televisiva Rai, Màkari.
39 recommandé par les habitants
Isole Egadi
. Isole Egadi
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SITI ARCHEOLOGICI

Ovvero la storia e i resti dell'antica Sicilia
Il Tempio di Segesta, edificato intorno al 430/420 a.C., è uno dei templi più belli presenti in Sicilia. Ciò è dovuto sia al suo stato di conservazione che alle sue proporzioni e alla sua eleganza. Anche la collocazione ne accresce la bellezza: è situato, infatti, nel mezzo di una vallata, fra due monti, su un luogo nel quale anticamente sorgeva la città di Segesta.
597 recommandé par les habitants
Tempio di Segesta
Contrada Barbaro
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Il Tempio di Segesta, edificato intorno al 430/420 a.C., è uno dei templi più belli presenti in Sicilia. Ciò è dovuto sia al suo stato di conservazione che alle sue proporzioni e alla sua eleganza. Anche la collocazione ne accresce la bellezza: è situato, infatti, nel mezzo di una vallata, fra due monti, su un luogo nel quale anticamente sorgeva la città di Segesta.
Su un crinale roccioso che delimita a sud l’altopiano su cui sorgeva l’abitato classico, ancora emergono i resti dei templi dorici, di incerta attribuzione: da est verso ovest, da quota 127 a quota 70, Hera (Giunone) Lacinia, Concordia, Eracle (Ercole), Zeus (Giove) Olimpico, Castore e Polluce (Dioscuri) e Hephaistos (Vulcano). Più in basso, la piana di San Gregorio attraversata dal corso del fiume Akragas, alla cui foce si trovava il porto e emporion della città antica. Vicino al fiume, il tempio dedicato al dio della medicina, Asclepio. L’antica Akragas, nel V° secolo A.C., era un fiorente centro culturale: patria del filosofo pre-socratico Empedocle, frequentata da Pindaro e Simonide. In epoca romana, la città viene visitata da Cicerone alla ricerca di prove della rapacità e delle malversazioni del pro-console Verre e descritta da Virgilio nell’Eneide.
473 recommandé par les habitants
Valley of the Temples
473 recommandé par les habitants
Su un crinale roccioso che delimita a sud l’altopiano su cui sorgeva l’abitato classico, ancora emergono i resti dei templi dorici, di incerta attribuzione: da est verso ovest, da quota 127 a quota 70, Hera (Giunone) Lacinia, Concordia, Eracle (Ercole), Zeus (Giove) Olimpico, Castore e Polluce (Dioscuri) e Hephaistos (Vulcano). Più in basso, la piana di San Gregorio attraversata dal corso del fiume Akragas, alla cui foce si trovava il porto e emporion della città antica. Vicino al fiume, il tempio dedicato al dio della medicina, Asclepio. L’antica Akragas, nel V° secolo A.C., era un fiorente centro culturale: patria del filosofo pre-socratico Empedocle, frequentata da Pindaro e Simonide. In epoca romana, la città viene visitata da Cicerone alla ricerca di prove della rapacità e delle malversazioni del pro-console Verre e descritta da Virgilio nell’Eneide.
All'interno della Riserva Naturale Orientata dello Stagnone di Marsala (1984), di fronte alle storiche  Saline Ettore Infersa, si trova uno dei siti archeologici più importanti al mondo: Mozia (Mothia, Motya). Fondata dai Fenici intorno all’VIII sec a.C., sulla piccola isola di San Pantaleo, sita tra la terraferma e l’isola Longa, Mozia divenne una delle più floride e conosciute colonie fenicie del Mediterraneo. Grazie alla sua posizione strategica, Mozia si trovò al centro di fiorenti traffici commerciali per molto tempo, ma anche oggetto di invidie da parte di Greci e Cartaginesi. Nel 397 a.C., infatti,  la città venne distrutta dall’esercito greco di Dioniso di Siracusa e definitivamente abbandonata dai suoi abitanti fuggiti sulla terraferma nella vicina Lylibeo (Marsala). L’isola venne dimenticata per un lunghissimo tempo e solo dall’ XI secolo tornò ad essere abitata da un gruppo di monaci basiliani venuti da Palermo. Furono questi monaci a dare all’isola il nome di San Pantaleo, in onore del loro fondatore.
23 recommandé par les habitants
isola di mozzia
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All'interno della Riserva Naturale Orientata dello Stagnone di Marsala (1984), di fronte alle storiche  Saline Ettore Infersa, si trova uno dei siti archeologici più importanti al mondo: Mozia (Mothia, Motya). Fondata dai Fenici intorno all’VIII sec a.C., sulla piccola isola di San Pantaleo, sita tra la terraferma e l’isola Longa, Mozia divenne una delle più floride e conosciute colonie fenicie del Mediterraneo. Grazie alla sua posizione strategica, Mozia si trovò al centro di fiorenti traffici commerciali per molto tempo, ma anche oggetto di invidie da parte di Greci e Cartaginesi. Nel 397 a.C., infatti,  la città venne distrutta dall’esercito greco di Dioniso di Siracusa e definitivamente abbandonata dai suoi abitanti fuggiti sulla terraferma nella vicina Lylibeo (Marsala). L’isola venne dimenticata per un lunghissimo tempo e solo dall’ XI secolo tornò ad essere abitata da un gruppo di monaci basiliani venuti da Palermo. Furono questi monaci a dare all’isola il nome di San Pantaleo, in onore del loro fondatore.

PALERMO

Cosa vedere a Palermo
Tra gli edifici più visitati di tutta la Sicilia, il Palazzo dei Normanni a Palermo è la più antica residenza reale d’Europa, oggi sede dell’Assemblea regionale siciliana. Precedentemente, è stata la dimora dei sovrani del Regno delle due Sicilie e sede imperiale con Federico II e Corrado IV
494 recommandé par les habitants
Norman Palace
1 Piazza del Parlamento
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Tra gli edifici più visitati di tutta la Sicilia, il Palazzo dei Normanni a Palermo è la più antica residenza reale d’Europa, oggi sede dell’Assemblea regionale siciliana. Precedentemente, è stata la dimora dei sovrani del Regno delle due Sicilie e sede imperiale con Federico II e Corrado IV
Qualcuno lo ha definito il tempio più bello del mondo e senz’altro il Duomo di Monreale è uno tra i più begli esempi di come l’arte, riesca ad entrare in sintonia con il cuore dell’uomo.
237 recommandé par les habitants
Cattedrale di Monreale
1 Piazza Guglielmo II
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Qualcuno lo ha definito il tempio più bello del mondo e senz’altro il Duomo di Monreale è uno tra i più begli esempi di come l’arte, riesca ad entrare in sintonia con il cuore dell’uomo.
La chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, sede della parrocchia di San Nicolò “dei Greci”  è nota come Martorana, è ubicata nel centro storico di Palermo. Adiacente alla chiesa di San Cataldo, si affaccia sulla piazza Bellini ove affianca il Teatro omonimo e fronteggia la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria ed il prospetto posteriore del Palazzo Pretorio. Edificio bizantino e normanno del Medioevo con torre di facciata, si contraddistingue per la molteplicità di stili che s'incontrano, in quanto, con il susseguirsi dei secoli, fu arricchita da vari altri gusti artistici, architettonici e culturali. Oggi si presenta difatti come chiesa-monumento storico, frutto delle molteplici trasformazioni e sottoposta inoltre a tutela nazionale.
342 recommandé par les habitants
Santa Maria dell'Ammiraglio (La Martorana)
3 Piazza Bellini
342 recommandé par les habitants
La chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, sede della parrocchia di San Nicolò “dei Greci”  è nota come Martorana, è ubicata nel centro storico di Palermo. Adiacente alla chiesa di San Cataldo, si affaccia sulla piazza Bellini ove affianca il Teatro omonimo e fronteggia la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria ed il prospetto posteriore del Palazzo Pretorio. Edificio bizantino e normanno del Medioevo con torre di facciata, si contraddistingue per la molteplicità di stili che s'incontrano, in quanto, con il susseguirsi dei secoli, fu arricchita da vari altri gusti artistici, architettonici e culturali. Oggi si presenta difatti come chiesa-monumento storico, frutto delle molteplici trasformazioni e sottoposta inoltre a tutela nazionale.
La Cattedrale di Palermo è uno dei simboli più rappresentativi della città e dello stile arabo-normanno. Talmente bella che risulta persino difficile da fotografare, perché la bellezza segue dei canoni che il sensore della fotocamera non può comprendere!
746 recommandé par les habitants
Cattedrale di Palermo
490 Via Vittorio Emanuele
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La Cattedrale di Palermo è uno dei simboli più rappresentativi della città e dello stile arabo-normanno. Talmente bella che risulta persino difficile da fotografare, perché la bellezza segue dei canoni che il sensore della fotocamera non può comprendere!
Il mercato di Ballarò si trova nel cuore del Centro Storico di Palermo, nelle vicinanze della Stazione Centrale e del Palazzo Reale ed è il luogo che esprime meglio l’anima multiculturale di Palermo.  Nel medioevo era il mercato delle carni pregiate, del pesce e delle spezie che arrivavano dal Deccan, trasportate dalle carovane che accedevano alla città proprio da Ballarò, costruito nella zona vicina alla moschea, sul modello dei suq arabi.  Ballarò è il più antico dei quattro mercati storici (Vucciria, Capo, Lattarini, Ballaró ) e quello che ha resistito meglio al tempo, mantenendo il carattere dinamico e colorito di un mercato popolare, di giorno animato dalle bancarelle e la sera frequentato dai giovani universitari che si ritrovano nelle taverne per l’aperitivo. Si sviluppa lungo l’asse che parte dai bastioni di Corso Tukory e arriva a via Vittorio Emanuele e via Maqueda, in una zona ricca di monumenti e chiese particolarmente importanti e suggestive. Negli utlimi anni il mercato si è arricchito della presenza delle comunità straniere, che hanno integrato le loro attività commerciali a quelle dei palermitani, imparando da loro la tecnica di vendita dell’abbanniata, il caratteristico richiamo dei venditori che cercano di attirare l’attenzione dei passanti. Un giro a Ballarò è d’obbligo anche per chi vuole provare il famoso cibo di strada palermitano e scoprire che a Palermo il finger food esiste da sempre!
188 recommandé par les habitants
Ballarak
20 Via Saladino
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Il mercato di Ballarò si trova nel cuore del Centro Storico di Palermo, nelle vicinanze della Stazione Centrale e del Palazzo Reale ed è il luogo che esprime meglio l’anima multiculturale di Palermo.  Nel medioevo era il mercato delle carni pregiate, del pesce e delle spezie che arrivavano dal Deccan, trasportate dalle carovane che accedevano alla città proprio da Ballarò, costruito nella zona vicina alla moschea, sul modello dei suq arabi.  Ballarò è il più antico dei quattro mercati storici (Vucciria, Capo, Lattarini, Ballaró ) e quello che ha resistito meglio al tempo, mantenendo il carattere dinamico e colorito di un mercato popolare, di giorno animato dalle bancarelle e la sera frequentato dai giovani universitari che si ritrovano nelle taverne per l’aperitivo. Si sviluppa lungo l’asse che parte dai bastioni di Corso Tukory e arriva a via Vittorio Emanuele e via Maqueda, in una zona ricca di monumenti e chiese particolarmente importanti e suggestive. Negli utlimi anni il mercato si è arricchito della presenza delle comunità straniere, che hanno integrato le loro attività commerciali a quelle dei palermitani, imparando da loro la tecnica di vendita dell’abbanniata, il caratteristico richiamo dei venditori che cercano di attirare l’attenzione dei passanti. Un giro a Ballarò è d’obbligo anche per chi vuole provare il famoso cibo di strada palermitano e scoprire che a Palermo il finger food esiste da sempre!
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, meglio noto come Teatro Massimo, di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, e uno dei più grandi d'Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni.
834 recommandé par les habitants
Teatro Massimo
Piazza Giuseppe Verdi
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Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele, meglio noto come Teatro Massimo, di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d'Italia, e uno dei più grandi d'Europa, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l'Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Ambienti di rappresentanza, sale, gallerie e scale monumentali circondano il teatro vero e proprio, formando un complesso architettonico di grandiose proporzioni.
La cappella palatina si trova all’interno di Palazzo dei Normanni, detto anche Palazzo Reale, ma storicamente ha una dignità autonoma e un valore artistico immenso. Fu fatta costruire tra il 1130 e il 1143 per volere di re Ruggero II. Era una delle tappe d’obbligo del Grand Tour, amata e citata da molti, da Goethe a de Maupassant. Danneggiata dal terremoto del 2002, fu sottoposta a restauri – finanziati in gran parte dal mecenate tedesco Reinhold Würth con quasi tre milioni di euro–, conclusi nel luglio 2008. MOSAICI BIZANTINI E ARTE ARABA I suoi interni costituiscono uno dei più alti esempi di integrazione fra architettura e arti figurative. La ricchezza dei decori è impressionante, in particolare quella dei mosaici bizantini che rivestono tutte le pareti in alto delle navate. Su tutti spicca il Cristo Pantocratore benedicente, all’interno della cupola. Il soffitto in legno della navata centrale, inoltre, è decorato con intagli e dipinti di stile arabo (muqarnas). In ogni spicchio sono presenti stelle lignee con rappresentazioni di animali, danzatori e scene di vita della corte islamica e del paradiso coranico. Solo dal 3 luglio 2015 è Patrimonio dell'umanità (Unesco) nell'ambito dell'Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. Una proclamazione che ha fatto prevedibilmente salire il numero dei visitatori: se nel 2014 erano stati 370mila, nei primi 7 mesi del 2015, infatti, si sono già superate le 200mila presenze. Il biglietto intero costa 12 euro, ridotto da 10 a 2 euro, per un indotto economico di 2 milioni di euro annui. Ed è anche su questi numeri che si è scatenata la bagarre politico-economica.
359 recommandé par les habitants
Cappella Palatina
1 Piazza del Parlamento
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La cappella palatina si trova all’interno di Palazzo dei Normanni, detto anche Palazzo Reale, ma storicamente ha una dignità autonoma e un valore artistico immenso. Fu fatta costruire tra il 1130 e il 1143 per volere di re Ruggero II. Era una delle tappe d’obbligo del Grand Tour, amata e citata da molti, da Goethe a de Maupassant. Danneggiata dal terremoto del 2002, fu sottoposta a restauri – finanziati in gran parte dal mecenate tedesco Reinhold Würth con quasi tre milioni di euro–, conclusi nel luglio 2008. MOSAICI BIZANTINI E ARTE ARABA I suoi interni costituiscono uno dei più alti esempi di integrazione fra architettura e arti figurative. La ricchezza dei decori è impressionante, in particolare quella dei mosaici bizantini che rivestono tutte le pareti in alto delle navate. Su tutti spicca il Cristo Pantocratore benedicente, all’interno della cupola. Il soffitto in legno della navata centrale, inoltre, è decorato con intagli e dipinti di stile arabo (muqarnas). In ogni spicchio sono presenti stelle lignee con rappresentazioni di animali, danzatori e scene di vita della corte islamica e del paradiso coranico. Solo dal 3 luglio 2015 è Patrimonio dell'umanità (Unesco) nell'ambito dell'Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. Una proclamazione che ha fatto prevedibilmente salire il numero dei visitatori: se nel 2014 erano stati 370mila, nei primi 7 mesi del 2015, infatti, si sono già superate le 200mila presenze. Il biglietto intero costa 12 euro, ridotto da 10 a 2 euro, per un indotto economico di 2 milioni di euro annui. Ed è anche su questi numeri che si è scatenata la bagarre politico-economica.
Mondello è la metà turistica per eccellenza dei palermitani, poichè si trova a pochissimi chilometri dal centro della città. Fino alla fine dell'800 era solo una palude malsana e maleodorante, fino a quando il nel 1898 venne bonificata dal principe Francesco Lanza di Scalea e successivamente su affidata dal comune alla società italo-belga che si impegnò a sfruttare la consessione in cambio della costruzione di uno stabilimento balneare, di un albergo e di 300 ville. Fu così che fiorirono i capolavori delle ville liberty legate al periodo di Belle Epoque, alcune costruite da valenti architetti tra cui il siciliano Ernesto Basile. Il borgo di pescatori si trasformò così in una elegante e ricca stazione balneare il cui sviluppo è progredito fino alla fine degli anni '90. Oggi Mondello conserva intatto il suo patrimonio di ville storiche, alcune semi abbandonate altre restaurate nel corso degli anni. Lo stabilimento balneare, completamente restaurato qualche anno fa, è oggi sede di un prestigioso circola nautico e del ristorante Charleston. Sulla spiaggia per molti anni sono state collocate in estate le cabine in legno affittate alle famiglie che le hanno sfruttate per vari utilizzi. Le cabine hanno invaso tutto il litorale sabbioso che nel frattempo è stato parzialmente eroso dal mare. Dal 2008 la società che ha in gestione la spiaggia sta eliminando le ingombranti cabine e trasformando il litorale in piccole aree attrezzate con pedane, bar, sedie sdraio ed ombrelloni che rendono la spiaggia sicuramente più gradevole e vivibile. Mondello è una località che conserva un fascino straordinario, sopratutto nelle stagioni di mezzo, quando la sua spiaggia bianca è poco frequentata ed il mare ha dei colori caraibici. Nel paese di Mondello, che ancora è parzialmente utilizzato dai vecchi pescatori del luogo, ci sono molti ristoranti dove si possono mangiare in piedi o seduti del buone pesce e frutti di mare. Dopo il paese c'è la Riserva di Capo Gallo istituita nel 2001, dove pagando un'ingresso si può fare il bagno in una delle sue piccole insenature sabbiose o sulla scogliera, la riserva è anche è un luogo ideale anche per fare trekking, dall'ingresso attraverso una stradina sterrata che costeggia il mare si arriva fino al capo estremo dove c'è un antico quanto affascinante faro, oggi in completo abbandono. A Mondello vengono regolarmente organizzate importanti regate di barche a vela dal Circolo della Vela e il Circolo Canottieri Roggero di Lauria. Ogni anno a maggio si anche svolge il Windsurf World Festival organizzato dal Circolo dell'Albaria dove sono presenti i migliori surfisti del mondo. A Mondello è possibile anche noleggiare barche o gommoni da diporto, tavole a vela, partecipare a corsi di immersioni subacquee e kitesurf. Il borgo è fornito di tutti i servizi essenziali: bus, farmacie, supermercati, ristoranti, self-service, pizzerie, paninerie, mini-golf, campi da tennis, discoteche (solo nel periodo estivo). Mondello dista da Palermo 5 minuti di auto e 15 minuti dall'aeroporto di Punta Raisi.l
411 recommandé par les habitants
Mondello
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Mondello è la metà turistica per eccellenza dei palermitani, poichè si trova a pochissimi chilometri dal centro della città. Fino alla fine dell'800 era solo una palude malsana e maleodorante, fino a quando il nel 1898 venne bonificata dal principe Francesco Lanza di Scalea e successivamente su affidata dal comune alla società italo-belga che si impegnò a sfruttare la consessione in cambio della costruzione di uno stabilimento balneare, di un albergo e di 300 ville. Fu così che fiorirono i capolavori delle ville liberty legate al periodo di Belle Epoque, alcune costruite da valenti architetti tra cui il siciliano Ernesto Basile. Il borgo di pescatori si trasformò così in una elegante e ricca stazione balneare il cui sviluppo è progredito fino alla fine degli anni '90. Oggi Mondello conserva intatto il suo patrimonio di ville storiche, alcune semi abbandonate altre restaurate nel corso degli anni. Lo stabilimento balneare, completamente restaurato qualche anno fa, è oggi sede di un prestigioso circola nautico e del ristorante Charleston. Sulla spiaggia per molti anni sono state collocate in estate le cabine in legno affittate alle famiglie che le hanno sfruttate per vari utilizzi. Le cabine hanno invaso tutto il litorale sabbioso che nel frattempo è stato parzialmente eroso dal mare. Dal 2008 la società che ha in gestione la spiaggia sta eliminando le ingombranti cabine e trasformando il litorale in piccole aree attrezzate con pedane, bar, sedie sdraio ed ombrelloni che rendono la spiaggia sicuramente più gradevole e vivibile. Mondello è una località che conserva un fascino straordinario, sopratutto nelle stagioni di mezzo, quando la sua spiaggia bianca è poco frequentata ed il mare ha dei colori caraibici. Nel paese di Mondello, che ancora è parzialmente utilizzato dai vecchi pescatori del luogo, ci sono molti ristoranti dove si possono mangiare in piedi o seduti del buone pesce e frutti di mare. Dopo il paese c'è la Riserva di Capo Gallo istituita nel 2001, dove pagando un'ingresso si può fare il bagno in una delle sue piccole insenature sabbiose o sulla scogliera, la riserva è anche è un luogo ideale anche per fare trekking, dall'ingresso attraverso una stradina sterrata che costeggia il mare si arriva fino al capo estremo dove c'è un antico quanto affascinante faro, oggi in completo abbandono. A Mondello vengono regolarmente organizzate importanti regate di barche a vela dal Circolo della Vela e il Circolo Canottieri Roggero di Lauria. Ogni anno a maggio si anche svolge il Windsurf World Festival organizzato dal Circolo dell'Albaria dove sono presenti i migliori surfisti del mondo. A Mondello è possibile anche noleggiare barche o gommoni da diporto, tavole a vela, partecipare a corsi di immersioni subacquee e kitesurf. Il borgo è fornito di tutti i servizi essenziali: bus, farmacie, supermercati, ristoranti, self-service, pizzerie, paninerie, mini-golf, campi da tennis, discoteche (solo nel periodo estivo). Mondello dista da Palermo 5 minuti di auto e 15 minuti dall'aeroporto di Punta Raisi.l
Il palazzo della Zisa (dall'arabo al-ʿAzīza, ovvero "la splendida") sorgeva fuori le mura della città di Palermo, all'interno del parco reale normanno, il Genoardo (dall'arabo Jannat al-arḍ ovvero "giardino" o "paradiso della terra"), che si estendeva con splendidi padiglioni, rigogliosi giardini e bacini d'acqua da Altofonte fino alle mura del palazzo reale. L'etimologia della Zisa ci viene spiegata da Michele Amari che, nella sua Storia dei musulmani di Sicilia così scriveva: «Guglielmo … rivaleggiando col padre … si mosse a fabbricare tal palagio che fosse più splendido e sontuoso di que' lasciatigli da Ruggiero. Il nuovo edifizio fu murato in brevissimo tempo con grande spesa e postogli il nome di al-ʿAzîz, che in bocche italiane diventò «la Zisa» e così diciamo fin oggi»
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Il Castello della Zisa
Piazza Zisa
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Il palazzo della Zisa (dall'arabo al-ʿAzīza, ovvero "la splendida") sorgeva fuori le mura della città di Palermo, all'interno del parco reale normanno, il Genoardo (dall'arabo Jannat al-arḍ ovvero "giardino" o "paradiso della terra"), che si estendeva con splendidi padiglioni, rigogliosi giardini e bacini d'acqua da Altofonte fino alle mura del palazzo reale. L'etimologia della Zisa ci viene spiegata da Michele Amari che, nella sua Storia dei musulmani di Sicilia così scriveva: «Guglielmo … rivaleggiando col padre … si mosse a fabbricare tal palagio che fosse più splendido e sontuoso di que' lasciatigli da Ruggiero. Il nuovo edifizio fu murato in brevissimo tempo con grande spesa e postogli il nome di al-ʿAzîz, che in bocche italiane diventò «la Zisa» e così diciamo fin oggi»
La Chiesa del Gesù sorse alla fine del Cinquecento per celebrare il prestigio dei Gesuiti arrivati in Sicilia nel 1564. L'edificio subì diversi rimaneggiamenti nei secoli finché i bombardamenti della seconda guerra mondiale non lo danneggiarono irrimediabilmente. Un lungo restauro, che ha riportato la chiesa alle forme originarie, ne ha consentito la riapertura nel 2009. La facciata è semplice e presenta una importante statua settecentesca della "Madonna della Grotta", mentre l'interno rivela una ricchissima decorazione barocca con stucchi e sculture gaginiane, con affreschi di Filippo Randazzo e tele del Novelli. DA SAPERE: Ne "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa viene menzionata una visita di don Pirrone a Casa Professa, durante una passeggiata in carrozza a Palermo. Ampio spazio viene dedicato nel romanzo alla descrizione della chiesa e delle sue decorazioni.
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Chiesa del Gesu
21 Piazza Casa Professa
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 La Chiesa del Gesù sorse alla fine del Cinquecento per celebrare il prestigio dei Gesuiti arrivati in Sicilia nel 1564. L'edificio subì diversi rimaneggiamenti nei secoli finché i bombardamenti della seconda guerra mondiale non lo danneggiarono irrimediabilmente. Un lungo restauro, che ha riportato la chiesa alle forme originarie, ne ha consentito la riapertura nel 2009. La facciata è semplice e presenta una importante statua settecentesca della "Madonna della Grotta", mentre l'interno rivela una ricchissima decorazione barocca con stucchi e sculture gaginiane, con affreschi di Filippo Randazzo e tele del Novelli. DA SAPERE: Ne "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa viene menzionata una visita di don Pirrone a Casa Professa, durante una passeggiata in carrozza a Palermo. Ampio spazio viene dedicato nel romanzo alla descrizione della chiesa e delle sue decorazioni.
La chiesa di San Cataldo (1160 ca.) rappresenta un compiuto capolavoro architettonico, notevole esempio di elaborazione formale sincretica concepita da maestranze islamiche secondo criteri romanico-occidentali. Essa costituiva la cappella di un complesso di edifici oggi scomparsi, appartenuti a Maione da Bari, Gran Cancelliere e successivamente Grande Ammiraglio del regno sotto re Guglielmo I, dal 1154 al 1160. L’edificio esternamente si presenta nella sua purezza volumetrica, animata da arcate cieche a rincasso che inquadrano le tre monofore aperte su ciascun lato. La sola abside maggiore è sporgente e alta quanto tutto l’edificio. Il coronamento della chiesa è costituito da una cimasa a traforo di tipo fatimide al di sopra della quale spiccano le tre cupolette che coprono la nave centrale, impostate su di un basso tamburo continuo in cui si aprono piccole finestre. L’interno rettangolare, vagamente centralizzante per la presenza di quattro colonne, è scandito dalle tre cupole che individuano le tre campate quadrate della navata centrale. Le brevi navatelle laterali sono coperte da volte a crociera. Le pareti nude, prive di qualsiasi decorazione, esaltano la nitidezza architettonica della chiesa, ingentilita dalle colonnine angolari del santuario e dagli archi a sesto acuto retti da colonne e capitelli dei quali alcuni di spoglio. A rendere ancor più preziosa la chiesetta contribuisce il pavimento in opus sectile: unico esempio dell’epoca di Guglielmo I, esso manifesta l’affermarsi della nuova corrente promossa da Ruggero II, assicurata dalla presenza di artigiani islamici capaci di interpretare in modo nuovo ed originale la tradizione orientale di matrice bizantina. La chiesa, oggi adibita ad uso esclusivamente turistico, dal 1937 appartiene all’Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
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Church of San Cataldo
1 Piazza Bellini
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La chiesa di San Cataldo (1160 ca.) rappresenta un compiuto capolavoro architettonico, notevole esempio di elaborazione formale sincretica concepita da maestranze islamiche secondo criteri romanico-occidentali. Essa costituiva la cappella di un complesso di edifici oggi scomparsi, appartenuti a Maione da Bari, Gran Cancelliere e successivamente Grande Ammiraglio del regno sotto re Guglielmo I, dal 1154 al 1160. L’edificio esternamente si presenta nella sua purezza volumetrica, animata da arcate cieche a rincasso che inquadrano le tre monofore aperte su ciascun lato. La sola abside maggiore è sporgente e alta quanto tutto l’edificio. Il coronamento della chiesa è costituito da una cimasa a traforo di tipo fatimide al di sopra della quale spiccano le tre cupolette che coprono la nave centrale, impostate su di un basso tamburo continuo in cui si aprono piccole finestre. L’interno rettangolare, vagamente centralizzante per la presenza di quattro colonne, è scandito dalle tre cupole che individuano le tre campate quadrate della navata centrale. Le brevi navatelle laterali sono coperte da volte a crociera. Le pareti nude, prive di qualsiasi decorazione, esaltano la nitidezza architettonica della chiesa, ingentilita dalle colonnine angolari del santuario e dagli archi a sesto acuto retti da colonne e capitelli dei quali alcuni di spoglio. A rendere ancor più preziosa la chiesetta contribuisce il pavimento in opus sectile: unico esempio dell’epoca di Guglielmo I, esso manifesta l’affermarsi della nuova corrente promossa da Ruggero II, assicurata dalla presenza di artigiani islamici capaci di interpretare in modo nuovo ed originale la tradizione orientale di matrice bizantina. La chiesa, oggi adibita ad uso esclusivamente turistico, dal 1937 appartiene all’Ordine Equestre dei Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

DOVE MANGIARE

Ristoranti consigliati in base al rapporto qualità/prezzo
Specialità di mare in un ristorante dagli arredi curati, con banco del pesce all'esterno e vista sul porto.
76 recommandé par les habitants
Ristorante La Cambusa
67 Via Don Leonardo Zangara
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Specialità di mare in un ristorante dagli arredi curati, con banco del pesce all'esterno e vista sul porto.
Piccolo Chiosco, dove in un'ambiente informale adatto soprattutto ai bambini ma non solo, si possono mangiare dai sandwich - hamburger alle insalatone fresche. Economico
Litus Victoria
Piccolo Chiosco, dove in un'ambiente informale adatto soprattutto ai bambini ma non solo, si possono mangiare dai sandwich - hamburger alle insalatone fresche. Economico
Pizzeria con forno a legna, insalatone,dessert, preparati rigorosamente da noi, da provare a tutti i costi. Forse la migliore pizza a Castellammare del Golfo.
15 recommandé par les habitants
Mamacocha
44 Corso Bernardo Mattarella
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Pizzeria con forno a legna, insalatone,dessert, preparati rigorosamente da noi, da provare a tutti i costi. Forse la migliore pizza a Castellammare del Golfo.
Il buon cibo, la professionalità e la giusta location rendono il Ristorante Sailing il posto perfetto sia per i tuoi break dal lavoro, che a pranzo, che cena
13 recommandé par les habitants
Ristorante Sailing
4 Via Fiume
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Il buon cibo, la professionalità e la giusta location rendono il Ristorante Sailing il posto perfetto sia per i tuoi break dal lavoro, che a pranzo, che cena
Ottimo bar-pasticceria e gastronomia, cibo ottimo prezzi abbastanza economici. Ottimo per la colazione.
23 recommandé par les habitants
Flower dolce e salato Bar
38 Viale Umberto I
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Ottimo bar-pasticceria e gastronomia, cibo ottimo prezzi abbastanza economici. Ottimo per la colazione.
Ottimo posto per un pranzo o una cena informale. Puoi anche ordinare un semplice hamburger con patatine o un sandwich. prezzo/qualità ottimo!
Stuzzico' Burger
2 Largo Petrolo
Ottimo posto per un pranzo o una cena informale. Puoi anche ordinare un semplice hamburger con patatine o un sandwich. prezzo/qualità ottimo!

NATURA E PAESAGGI

Luoghi unici dal punto di vista naturalistico e paesaggistico
La Scala dei Turchi è una parete rocciosa che si erge a picco sul mare lungo la costa di Realmonte, in provincia di Agrigento. È diventata nel tempo un'attrazione turistica sia per la singolarità della scogliera, di colore bianco e dalle peculiari forme, sia a seguito della popolarità acquisita dai romanzi con protagonista il commissario Montalbano scritti dallo scrittore empedoclino Andrea Camilleri, in cui tali luoghi vengono citati paese del commissario, da inquadrare con Porto Empedocle.
298 recommandé par les habitants
Stair of the Turks
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La Scala dei Turchi è una parete rocciosa che si erge a picco sul mare lungo la costa di Realmonte, in provincia di Agrigento. È diventata nel tempo un'attrazione turistica sia per la singolarità della scogliera, di colore bianco e dalle peculiari forme, sia a seguito della popolarità acquisita dai romanzi con protagonista il commissario Montalbano scritti dallo scrittore empedoclino Andrea Camilleri, in cui tali luoghi vengono citati paese del commissario, da inquadrare con Porto Empedocle.
Visitare le calette della Riserva dello Zingaro calette della Riserva dello Zingaro, ad appena pochi minuti da  Castellammare del Golfo (entrata sud) o da San Vito Lo Capo, è un'esperienza unica; vi ritroverete immersi in un ambiente naturale dal fascino selvaggio, sentieri che si snodano tra ciuffi di palme nane e macchie di rosmarino, grotte che si aprono all'improvviso sulle pareti rocciose e calette caraibiche dove, specialmente in estate, sarà un piacere sostare per un bagno ristoratore. La Riserva dello Zingaro, prima in Sicilia, è stata istituita nel 1981 dalla Regione Siciliana. Nulla si sa del perché  questa zona si chiami "zingaro", infatti,  non c'è alcuna notizia di nomadi vissuti in queste zone dalle fonti storiche, mentre viene indicata la presenza di una colonia di lombardi nel XIII secolo.
829 recommandé par les habitants
Riserva Naturale Orientata dello Zingaro
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Visitare le calette della Riserva dello Zingaro calette della Riserva dello Zingaro, ad appena pochi minuti da  Castellammare del Golfo (entrata sud) o da San Vito Lo Capo, è un'esperienza unica; vi ritroverete immersi in un ambiente naturale dal fascino selvaggio, sentieri che si snodano tra ciuffi di palme nane e macchie di rosmarino, grotte che si aprono all'improvviso sulle pareti rocciose e calette caraibiche dove, specialmente in estate, sarà un piacere sostare per un bagno ristoratore. La Riserva dello Zingaro, prima in Sicilia, è stata istituita nel 1981 dalla Regione Siciliana. Nulla si sa del perché  questa zona si chiami "zingaro", infatti,  non c'è alcuna notizia di nomadi vissuti in queste zone dalle fonti storiche, mentre viene indicata la presenza di una colonia di lombardi nel XIII secolo.
Se state pensando ad un viaggio in un luogo incredibile che sembra appartenere ad un altro pianeta, vi consigliamo di recarvi in Sicilia, dove esiste uno spettacolo plasmato dalla natura: le Gole dell'Alcantara.  A dispetto di come si potrebbe pensare, queste incredibili gole non sono il risultato dell'incessante scorrere del fiume ma sono state create da colate di lava basaltica che raffreddandosi velocemente ha creato queste forme particolari. Se ancora non le avete visitare dovete assolutamente rimediare, ecco perché realizzato una guida a come visitare le Gole dell'Alcantara.
52 recommandé par les habitants
Alcantara River Park
5 Via Nazionale
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Se state pensando ad un viaggio in un luogo incredibile che sembra appartenere ad un altro pianeta, vi consigliamo di recarvi in Sicilia, dove esiste uno spettacolo plasmato dalla natura: le Gole dell'Alcantara.  A dispetto di come si potrebbe pensare, queste incredibili gole non sono il risultato dell'incessante scorrere del fiume ma sono state create da colate di lava basaltica che raffreddandosi velocemente ha creato queste forme particolari. Se ancora non le avete visitare dovete assolutamente rimediare, ecco perché realizzato una guida a come visitare le Gole dell'Alcantara. 
La riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco è una riserva naturale regionale della Sicilia istituita nel 1995, che si estende per quasi 1000 ettari nel territorio dei comuni di Trapani e Paceco. La riserva, all'interno della quale si esercita l'antica attività di estrazione del sale, è una importante zona umida che offre riparo a numerose specie di uccelli migratori. È gestita dal WWF Italia.
78 recommandé par les habitants
Saline of Trapani and Paceco
1 Via Carlo Messina
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La riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco è una riserva naturale regionale della Sicilia istituita nel 1995, che si estende per quasi 1000 ettari nel territorio dei comuni di Trapani e Paceco. La riserva, all'interno della quale si esercita l'antica attività di estrazione del sale, è una importante zona umida che offre riparo a numerose specie di uccelli migratori. È gestita dal WWF Italia.
L’Etna è il vulcano attivo più maestoso d’Europa: intorno ai crateri, le colate laviche confermano l’incessante attività del vulcano. Oggi il vulcano Etna, che domina l’intera provincia di Catania, si presenta come un enorme cono nero (bianco in inverno), visibile da 250 km di distanza. Si tratta di una presenza inquietante di cui tutti gli abitanti di Catania, pur diffidando della minaccia che rappresenta, sono orgogliosi e lo definiscono un tesoro naturale di cui non aver paura.
519 recommandé par les habitants
Mt Etna
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L’Etna è il vulcano attivo più maestoso d’Europa: intorno ai crateri, le colate laviche confermano l’incessante attività del vulcano. Oggi il vulcano Etna, che domina l’intera provincia di Catania, si presenta come un enorme cono nero (bianco in inverno), visibile da 250 km di distanza. Si tratta di una presenza inquietante di cui tutti gli abitanti di Catania, pur diffidando della minaccia che rappresenta, sono orgogliosi e lo definiscono un tesoro naturale di cui non aver paura.
La Riserva di Monte Cofano si trova nel comune di Custonaci a metà strada tra San Vito Lo Capo e Trapani ed è, vi assicuro, una tra le più interessanti attrazioni naturali della costa trapanese. Il mare cristallino di un blu indefinito fa da contorno aa promontorio di  natura calcarea del monte che separa il golfo di Castelluzzo, ad  est, dal golfo di Bonagia, ad ovest.
152 recommandé par les habitants
Oriented Nature Reserve Mount Hood
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La Riserva di Monte Cofano si trova nel comune di Custonaci a metà strada tra San Vito Lo Capo e Trapani ed è, vi assicuro, una tra le più interessanti attrazioni naturali della costa trapanese. Il mare cristallino di un blu indefinito fa da contorno aa promontorio di  natura calcarea del monte che separa il golfo di Castelluzzo, ad  est, dal golfo di Bonagia, ad ovest.
Conosciute sin dall’antichità, le Terme Segestane sono la più importante manifestazione idrotermale di superficie della Sicilia occidentale: le sorgenti si trovano tra la zona di Ponte Bagni e del Fiume Caldo (Terme Gorga) e sono legate probabilmente alla presenza di profonde faglie che intercettano nel sottosuolo le acque calde, portandole a giorno. Quelle elencate sono soltanto le manifestazioni superficiali più evidenti di un settore dalle alte potenzialità geotermiche e con polle di minore entità situate in prossimità di Castellammare del Golfo, nell’area portuale del paese, nonché nelle zone attorno a Monte Inici. Come riferiscono Strabone e Diodoro Siculo nelle loro opere, le Aquae Segestanae sarebbero legate al mito di Ercole, il quale trovò ristoro nelle acque calde fatte scaturire dalle ninfe. Un mito intrecciato alla storia, tanto che la località è stata ribattezzata (erroneamente) “Polle del Crimiso”, secondo il nome di un antico fiume a cui è legato il destino dell’antica città di Entella, poi localizzato come uno dei due rami del Belice. Le manifestazioni principali si trovano in località Ponte Bagni, nei pressi dello stabilimento termale vero e proprio: qui sono situate tre polle, denominate “delle femmine”, “della regina” e “gorgo”, caratterizzate da acque calde (ad una temperatura compresa tra i 45 ed i 50° C) di composizione cloro-solfato-alcalino-terrosa. Le sorgenti sono situate ai piedi di una parete ed hanno una portata complessiva di circa 110 litri al secondo, la pozza più grande è stata chiusa con un muretto in cemento e pietra viva, e sono stati anche realizzati dei gradini di accesso. Se siete alla ricerca di un ambiente più selvaggio, basta risalire di poco il corso del fiume per ritrovarsi immersi in uno spettacolare canyon con cascatelle, tamerici e oleandri, alcune sorgenti si aprono proprio nell’alveo fluviale, provocando un piacevole riscaldamento delle acque. Circa 1 km ad est della stazione ferroviaria di Alcamo si trovano invece le Terme Gorga, caratterizzate da due sorgenti principali con una portata complessiva di circa 80 litri al secondo e con una temperatura dell’acqua di circa 50ºC. Dalla zona sorgentizia è possibile seguire a piedi il corso del fiume lungo il quale sono situati numerosi mulini a ruota orizzontale, alcuni dei quali risalenti al Dodicesimo secolo, e diversi agrumeti dove si coltiva ‘l’ovaletto di Calatafimi”, un’arancia tardiva caratteristica di questi luoghi. Pioppi, salici, olmi ed oleandri punteggiano il territorio, e tra i loro rami non è difficile osservare cannaiole, gruccioni civette o tortore dal collare; nelle acque del fiume Caldo poi, con un po’ di fortuna, si può incontrare la preziosa tartaruga palustre siciliana. La zona si presta molto a piacevoli escursioni, tuttavia non è presente alcuna sentieristica. Se pensate quindi di passare una nottata alle terme, non dimenticate la torcia e non andate mai da soli. Per raggiungere il sito basta inserire le indicazioni per “Terme Segestane” sul vostro navigatore. Ricordatevi di non lasciare traccia del vostro passaggio!
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Terme Segestane
1 Contrada Ponte Bagni
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Conosciute sin dall’antichità, le Terme Segestane sono la più importante manifestazione idrotermale di superficie della Sicilia occidentale: le sorgenti si trovano tra la zona di Ponte Bagni e del Fiume Caldo (Terme Gorga) e sono legate probabilmente alla presenza di profonde faglie che intercettano nel sottosuolo le acque calde, portandole a giorno. Quelle elencate sono soltanto le manifestazioni superficiali più evidenti di un settore dalle alte potenzialità geotermiche e con polle di minore entità situate in prossimità di Castellammare del Golfo, nell’area portuale del paese, nonché nelle zone attorno a Monte Inici. Come riferiscono Strabone e Diodoro Siculo nelle loro opere, le Aquae Segestanae sarebbero legate al mito di Ercole, il quale trovò ristoro nelle acque calde fatte scaturire dalle ninfe. Un mito intrecciato alla storia, tanto che la località è stata ribattezzata (erroneamente) “Polle del Crimiso”, secondo il nome di un antico fiume a cui è legato il destino dell’antica città di Entella, poi localizzato come uno dei due rami del Belice. Le manifestazioni principali si trovano in località Ponte Bagni, nei pressi dello stabilimento termale vero e proprio: qui sono situate tre polle, denominate “delle femmine”, “della regina” e “gorgo”, caratterizzate da acque calde (ad una temperatura compresa tra i 45 ed i 50° C) di composizione cloro-solfato-alcalino-terrosa. Le sorgenti sono situate ai piedi di una parete ed hanno una portata complessiva di circa 110 litri al secondo, la pozza più grande è stata chiusa con un muretto in cemento e pietra viva, e sono stati anche realizzati dei gradini di accesso. Se siete alla ricerca di un ambiente più selvaggio, basta risalire di poco il corso del fiume per ritrovarsi immersi in uno spettacolare canyon con cascatelle, tamerici e oleandri, alcune sorgenti si aprono proprio nell’alveo fluviale, provocando un piacevole riscaldamento delle acque. Circa 1 km ad est della stazione ferroviaria di Alcamo si trovano invece le Terme Gorga, caratterizzate da due sorgenti principali con una portata complessiva di circa 80 litri al secondo e con una temperatura dell’acqua di circa 50ºC. Dalla zona sorgentizia è possibile seguire a piedi il corso del fiume lungo il quale sono situati numerosi mulini a ruota orizzontale, alcuni dei quali risalenti al Dodicesimo secolo, e diversi agrumeti dove si coltiva ‘l’ovaletto di Calatafimi”, un’arancia tardiva caratteristica di questi luoghi. Pioppi, salici, olmi ed oleandri punteggiano il territorio, e tra i loro rami non è difficile osservare cannaiole, gruccioni civette o tortore dal collare; nelle acque del fiume Caldo poi, con un po’ di fortuna, si può incontrare la preziosa tartaruga palustre siciliana. La zona si presta molto a piacevoli escursioni, tuttavia non è presente alcuna sentieristica. Se pensate quindi di passare una nottata alle terme, non dimenticate la torcia e non andate mai da soli. Per raggiungere il sito basta inserire le indicazioni per “Terme Segestane” sul vostro navigatore. Ricordatevi di non lasciare traccia del vostro passaggio!

LA COSTA

Le più belle spiagge e calette della costa di Castellammare e dintorni
Cala Mazzo di Sciacca sorge a ridosso della riserva dello zingaro, gode di un panorama strepitoso e come le spiagge della riserva è bagnata da acque azzurrissime, limpide e cristalline! Vi sembrerà di nuotare in un acquario, perché qui il mare gode di una flora e fauna ricchissime. È una caletta deliziosa, immersa nella natura, dove sabbia, ghiaia e rocce si alternano in un’armonia perfetta.
27 recommandé par les habitants
Cala Mazzo di Sciacca
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Cala Mazzo di Sciacca sorge a ridosso della riserva dello zingaro, gode di un panorama strepitoso e come le spiagge della riserva è bagnata da acque azzurrissime, limpide e cristalline! Vi sembrerà di nuotare in un acquario, perché qui il mare gode di una flora e fauna ricchissime. È una caletta deliziosa, immersa nella natura, dove sabbia, ghiaia e rocce si alternano in un’armonia perfetta.
Scopello è un piccolo e incantevole borgo seicentesco che sorge a pochi km da Castellammare del Golfo, sulla costa occidentale siciliana, a soli 40 km da Trapani. Questa meravigliosa rupe rossa, che si affaccia su un mare azzurrissimo dal quale emergono due bellissimi e suggestivi faraglioni è una delle mete più ambite della Sicilia occidentale.
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Scopello, Trapani
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Scopello è un piccolo e incantevole borgo seicentesco che sorge a pochi km da Castellammare del Golfo, sulla costa occidentale siciliana, a soli 40 km da Trapani. Questa meravigliosa rupe rossa, che si affaccia su un mare azzurrissimo dal quale emergono due bellissimi e suggestivi faraglioni è una delle mete più ambite della Sicilia occidentale.
Eccoci alla Spiaggia di Guidaloca, una delle più belle spiagge della zona, curatissima e bagnata da acque limpidissime. Questa cala accontenta tutti! In parte spiaggia attrezzata con sdraio e ombrelloni, in parte libera. A 50 metri troverete un comodo ed economico parcheggio, subito vicino alla spiaggia. La parte est della baia, avendo un fondale roccioso, risulta ancora più limpida e azzurra, ideale per gli amanti dello snorkeling. Essendo una cala assai riparata dai venti, qui il mare è quasi sempre calmo, adatto anche alle famiglie con i bambini, una vera e propria piscina d’acqua salata! Inoltre la presenza dei lidi vi offrirà l’opportunità di godere della bellezza di questa cala in totale comodità e relax!
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Guidaloca
Contrada Ciauli
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Eccoci alla Spiaggia di Guidaloca, una delle più belle spiagge della zona, curatissima e bagnata da acque limpidissime. Questa cala accontenta tutti! In parte spiaggia attrezzata con sdraio e ombrelloni, in parte libera. A 50 metri troverete un comodo ed economico parcheggio, subito vicino alla spiaggia. La parte est della baia, avendo un fondale roccioso, risulta ancora più limpida e azzurra, ideale per gli amanti dello snorkeling. Essendo una cala assai riparata dai venti, qui il mare è quasi sempre calmo, adatto anche alle famiglie con i bambini, una vera e propria piscina d’acqua salata! Inoltre la presenza dei lidi vi offrirà l’opportunità di godere della bellezza di questa cala in totale comodità e relax!  
La Cala dell'Uzzo è la seconda caletta entrando dal versante di San Vito lo Capo della Riserva dello Zingaro e si raggiunge dopo 15 minuti di cammino, percorrendo un facile sentiero immerso nella natura.
Cala dell'Uzzo
La Cala dell'Uzzo è la seconda caletta entrando dal versante di San Vito lo Capo della Riserva dello Zingaro e si raggiunge dopo 15 minuti di cammino, percorrendo un facile sentiero immerso nella natura.
San Vito Lo Capo è una piccola località balneare della Sicilia nord-occidentale famosa per la spiaggia affacciata su una baia riparata dominata dall'alto da Monte Monaco. In centro, il Santuario di San Vito (XV secolo) è una struttura simile a una fortezza con un'architettura arabo-normanna. Influenze arabo-normanne risultano evidenti anche nella minuscola Cappella di Santa Crescenzia, sulla strada principale che conduce fuori città, e nel Torrazzo, una torre a pianta circolare. La spiaggia e il mare, classificata ai primi posti delle più belle spiagge d'Italia per il colore bianco della sabbia e per il colore delle acque cristallino, la rendono una località "esotica". Assolutamente da vedere.
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San Vito Lo Capo
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San Vito Lo Capo è una piccola località balneare della Sicilia nord-occidentale famosa per la spiaggia affacciata su una baia riparata dominata dall'alto da Monte Monaco. In centro, il Santuario di San Vito (XV secolo) è una struttura simile a una fortezza con un'architettura arabo-normanna. Influenze arabo-normanne risultano evidenti anche nella minuscola Cappella di Santa Crescenzia, sulla strada principale che conduce fuori città, e nel Torrazzo, una torre a pianta circolare. La spiaggia e il mare, classificata ai primi posti delle più belle spiagge d'Italia per il colore bianco della sabbia e per il colore delle acque cristallino, la rendono una località "esotica". Assolutamente da vedere.
Il mare è fantastico...color verde acqua e trasparente. La spiaggia è costituita da piccoli sassolini. Si raggiunge a piedi dall'ingresso est della riserva dello zingaro (Scopello) in una decina di minuti.
Cala Capreria
Contrada Sughero
Il mare è fantastico...color verde acqua e trasparente. La spiaggia è costituita da piccoli sassolini. Si raggiunge a piedi dall'ingresso est della riserva dello zingaro (Scopello) in una decina di minuti.
È la spiaggia principale e più grande di Castellammare, con lidi e ristoranti oltre attrazione varie.
Spiaggia La Playa
È la spiaggia principale e più grande di Castellammare, con lidi e ristoranti oltre attrazione varie.

NEGOZI E SUPERMERCATI

Una selezione di supermercati e negozi dove acquistare degli ottimi prodotti
Ottimo supermercato fornitissimo di qualsiasi prodotto. C'è un reparto di gastronomia con cibo takeaway, sopratutto nell'orario di cena I cibi escono dalla cucina appena pronti. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
13 recommandé par les habitants
Superstore Deco Alcamo
22 Viale Leonardo da Vinci
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Ottimo supermercato fornitissimo di qualsiasi prodotto. C'è un reparto di gastronomia con cibo takeaway, sopratutto nell'orario di cena I cibi escono dalla cucina appena pronti. Ottimo rapporto qualità/prezzo.
A due passi da casa, il miglior mercato di frutta e verdura a chilometro zero in quanto tutta la merce arriva dalle campagne intorno a Castellammare. Solo prodotti di stagione e per finire molto economico.
Mercato della Frutta e Verdura
5 Via S. Antonio
A due passi da casa, il miglior mercato di frutta e verdura a chilometro zero in quanto tutta la merce arriva dalle campagne intorno a Castellammare. Solo prodotti di stagione e per finire molto economico.
CONAD